Risultato della ricerca: pane lavash
franchino63
oggi in pausa pranzo ... mentre passeggiavo sul lungomare, una coppia di turisti ha lanciato una manciata di bocconcini di pane ai gabbiani ottenendo un vortice di uccelli ... l\'unico rimpianto che ho è che non avevo la Nikon e mi sono dovuto accontentare del Cellulare
fernandospirito55
alcuni... prodotti della nostra terra...dalle. spighe..di grano.... il .pane ........la frutta..in un cesto........cose necessarie per la nostra vita.....
FaustoMeini
Livorno...,baciata dalla salsedine, le mareggiate della Terrazza e del Castel Boccale, le grandi navi che entrano nel porto,i fossi che la attraversano e il DEH..., quell\'intercalare che lo senti in ogni angolo e in ogni discussione. Igor Protti e Cristiano Lucarelli, idoli storici dei tifosi Labronici, senza dimenticare quel piatto povero che è il CACCIUCCO....e il 5 e 5, nella storia...,5 lire di pane e 5 lire di torta(farinata di ceci e per i Pisani \"la cecina\"), ma per digerire.... il PONCE del Civili E poi loro, i Livornesi,da Shangai a Piazza Grande, dalla Stazione a Coteto e sul lungo mare fino all\'Accademia, li senti sempre brontolare anche della loro ombra, con linguaggio sguaiato e da vernacolo... Tutto possiamo dirgli..., meno che non hanno un grande cuore, sempre pronti ad aiutare il prossimo.....,tralasciando spesso se stessi....,questa è Livorno!!!
fernandospirito55
I PRODOTTI DELLA NOSTRA TERRA......FRUTTA...GRANO............A TUTTI GLI AMICI E ..ALLO STAFF DELLA NIKON CLEUB ..E AI LORO CARI....I MIGLIORI AUGURI DI BUON NATALE...E UN FELICE ANNO NUOVO.....CON LA SPERANZA CHE QUESTO NUOVO ANNO PORTI IN TUTTE LE FAMIGLIE DI QUESTO PIANETA TANTA PACE AMORE SERENITà ...PROSPERITà.......E TANTO PANE..... UN ABBRACCIO A TUTTI
fernandospirito55
antiche tradizioni contadine ....vecchi sapori..... uva in un cesto tradizionale .. un fiasco di vino...fichi verdi e secchi ...formaggio ..miele una piccola ciotola di Scapece(piccolissimi pesci fritti imbevuti di aceto con zafferano e mollica di pane ) e una piccola lucerna ad olio....
Vakinze
E figlia, figlia, figlia sei bella come il sole, come la terra, come la rabbia, come il pane, e so che t\'innamorerari senza pensare, e scusa, scusa se ci vedremo poco e male: lontano mi porta il sogno ho un fiore qui dentro il pugno. Roberto Vecchioni
fernandospirito55
ANTICHI SAPORI fichi verdi e secchi uva vino formaggio pecorino.. miele .. .. una ciotola di Scapece antica ricetta medioevale gallipolina (piccoli pesci fritti con mollica di pane. imbevuti con aceto e zafferano)..e una piccola lucerna ad olio utilizzata per illuminare la casa
fernandospirito55
PAESAGGIO SALENTINO.........un campo di grano........dal grano...la farina ....il pane la pasta ..e altro......per la nostra vita.......
maxnipi
"Toglimi il pane, se vuoi toglimi l'aria, ma non togliermi il tuo sorriso" P.Neruda
radiocom
Ho voluto includere nella foto due antichi attrezzi di lavoro dei contadini: una falce,per mietere e un maglio,in legno massello,per "battere" le spighe e liberare i chicchi di grano. Un sincero augurio di Buona Pasqua a tutti!
fernandospirito55
IL... Sole....le Spighe il Pane ..e una vecchia falce
alfapegaso
“Sotto la neve pane, sotto la pioggia fame” recita un antico proverbio dell’inverno. L’eccessiva acqua affonda il seme, lo affoga e lo marcisce. Più che campi di grano, sembrano risaie: non credo sarà una buona annata
fernandospirito55
Una rosa una calla spighe di grano e un pezzo di pane Rosa( rosa) affetto spensieratezza .Calla candore purezza Grano il ciclo della rinascita e della fecondità e il pane elemento essenziale per la vita dell''uomo
allo1953
PANE TOSCANO SENZA SALE DELLA ZONA DI ALTOPASCIO
Franco_Mazza
Nel silenzio del Senese dalla somma dei giorni per sottrarne un giorno solo chiaro d'infinito, cammino per le crete delle marne pezzate d'ocra, strutte dall'attrito dei venti nel silenzio del senese. A San Quirico d'Orcia la frittata col pane, col biscotto delle chiese accostate sull'uscio, la giuncata di latte tra le foglie, magra, sciocca: un sapore di fresco, quanto basta per avere alle labbra sulla cocca del tovagliolo il riso che sovrasta l'aria, l'eterno fuso della spola cha trama e impaglia l'ora meridiana. Come all'acqua che goccia sulla mola s'affila il lustro dei coltelli, sgrana la cascata di ghiaia le sue latte splendenti, il rovinìo delle gelate. Che sia fiero lo sguardo, forse batte il cavallo dei secoli le date delle lapidi incise nel baleno. Forse giunge notizia dal sereno di un grido che non s'ode a che ripete di ghiaia in ghiaia il mormorio del Lete. (Alfonso Gatto)
fender81
la differenza tra chi di tempo ne ha da vendere, ma non può comprare il pane… e chi pagherebbe per avere più tempo ma non lo può comprare… la vita e il tempo, aspetti cruciali della quotidianità specie metropolitana